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Lunigiana

La Lunigiana

Lunigiana, la terra di confine tra Toscana, Liguria e Emilia Romagna

icona territorio lunigiana

Lunigiana territorio. Geografia

La Lunigiana, territorio ancora del tutto sconosciuto ai più, è quel lembo di terra che si trova proprio al confine tra 3 regioni: Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna. È caratterizzato da una geografia prettamente collinare, pre-montana e dalla piana del fiume che lo attraversa: la Magra, come la chiamano i lunigianesi.  Circondato da una parte dall’Appennino Ligure, dall’altra dalle Alpi Apuane e dall’altra ancora dalla catena dell’Appennino Tosco-Emiliano. Un territorio di confine, con epoche di immenso splendore, con tutte le sue vallate, monti, torrenti, cascate e boschi, dove i castelli medievali e i suoi piccoli borghi in pietra costellano l’immenso territorio, oggi suddiviso in 14 comuni racchiusi all’interno dell’Ambito Turistico della Lunigiana. 

Da Pontremoli a Fivizzano, da Zeri a Podenzana, da Aulla a Fosdinovo, queste terre governate per circa 1.000 anni dai marchesi Malaspina portano ancora oggi il profumo di tempi lenti ed antichi. Luoghi perfetti per sfuggire dalla frenesia della città in un ambiente ancora incontaminato, verde, lento e dalle antiche tradizioni portate ancora avanti dagli abitanti della Lunigiana.

Un territorio prettamente naturalistico ancora tutto da scoprire, con poca popolazione ma tantissimi animali, dove perdersi tra i boschi di castagno, camminare negli antichi sentieri, visitare piccoli borghi ancora abitati e dove fare il bagno nelle centinaia di cascate e pozze.

Storia della Lunigiana

Paleolotico, Neolitico, Età del Ferro

Paleolitico, Neolitico ed Età del Ferro
I più antichi insediamenti umani in Lunigiana sono ricollegati all’uomo di Neanderthal e testimoniati dai ritrovamenti nella Tecchia della Grotta di Equi Terme, risalenti al periodo paleolitico (tra i 120.000 e i 36.000 anni fa).  Durante il periodo Neolitico, si insediarono popolazioni della Pianura Padana Occidentale. Mentre risalgono all’eneolitico i reperti delle Statue Stele, datate dal IV millennio a.C. fino all’età del ferro (VII-VI secolo a.C.), che potrete ammirare nel Museo delle Statue Stele Lunigianesi presso il Castello del Piagnaro. Durante l’età del ferro il territorio della Lunigiana venne abitato dai Liguri Apuani, che resistettero a lungo alla conquista, mai arresi e deportati in massa per consentire la definitiva conquista romana nel 180 a.C. Venne quindi fondata la Diocesi di Lunae (oggi nei pressi di Ortonovo, nella provincia di Spezia). I territori tra Luni e Lucca vennero così a poco a poco colonizzati.


Medioevo e Carlo Magno
Con la fine dell’Impero Romano d’Occidente nel 476 arrivarono Unni, Ostrogoti, Bizantini, Longobardi e Franchi. Proprio in questo periodo si iniziò a formare il concetto di “Lunigiana Storica” che nel XI secolo estendeva il suo controllo da Massa a Spezia fino ad Albareto nella provincia di Parma e fino alla Versilia e alla Garfagnana in provincia di Lucca. Fu così che per gran parte del medioevo quando si parlava di Lunigiana ci si riferiva all’enorme territorio della Diocesi di Luni.
Grazie all’Abbazia di Bobbio (prov. di Piacenza) iniziarono a formarsi in Lunigiana fondazioni monastiche. Inizia così la ripresa del commercio con la Pianura Padana (Via degli Abbati) e si sviluppa l’agricoltura mettendo le basi di ciò che caratterizza agricolamente oggi la Lunigiana: vigneti, castagneti, oliveti, antichi mulini e frantoi. Un avamposto della via commerciale per l’olio, il sale, il legname e le spezie. Nel 802 fu lo stesso Carlo Magno ad investire la famiglia degli Adalberti del controllo e del possesso della Lunigiana. Da questa famiglia discendono gli Obertenghi, da cui viene tutta la casata dei Malaspina. Nel 1201 con Obizzino e Corrado Malaspina il territorio venne diviso dal confine naturale del Fiume Magra. Si crearono così le due storiche casate: Malaspina dello Spino Secco a destra del fiume e dello Spino Fiorito a sinistra, con due capoluoghi: Mulazzo e Filattiera. Questa è l’epoca di Dante ospitato in Lunigiana dai Malaspina dello Spino Fiorito. Successivamente il territorio venne diviso più e più volte tra i diversi discendenti: si crearono così tantissimi territori ognuno con il proprio castello.

L’unicità di Pontremoli: dai Malaspina fino all’epoca Napoleonica
L’unico territorio a rimanere fuori dal dominio Malaspiniano fino al 1319 fu Pontremoli.  Dal VI secolo sotto il dominio longobardo attraverso il Monastero di Bobbio, ceduto da Enrico IV nel 1077 alla casata degli Estensi, Pontremoli venne riconosciuta dallo stesso Federico Barbarossa nel 1167 e passò poi diversi domini da Giovanni I di Boemia ai Visconti di Milano, ai Genovesi Fieschi per ritornare successivamente sotto il dominio di Milano nuovamente con la famiglia Visconti prima e gli Sforza poi. Nel 1777 Pontremoli divenne comunità autonoma pur rimanendo sempre dentro al Granducato di Toscana. Nel 1847 venne annessa al Ducato di parma e rimase tale fino al 1859 con l’Unità d’Italia.

Lasciando da parte Pontremoli, è soltanto con l’epoca Napoleonica (XVIII secolo) che la struttura socioeconomica e culturale tipicamente medievale della Lunigiana viene a scomparire.

Museo-delle-Statue-Stele-Pontremoli

Cosa vedere in Lunigiana?

Lunigiana: attività per ogni desiderio tra borghi, castelli, cascate, MTB e cibo

Cosa vedere in Lunigiana, verde terra di confine tra Toscana e Liguria

Cosa vedere in Lunigiana, una guida completa a borghi, castelli e piatti tipici per vacanze in Toscana tra natura, enogastronomia e borghi medievale.

La Lunigiana offre attività per ogni desiderio:
giovani ed intrepidi? Una visita agli Stretti di Giaredo è quasi d’obbligo, famiglie con bambini? Luoghi naturalistici da scoprire e attività con le cooperative di guide del territorio. Amanti del cibo? Piccole osterie e ristoranti con cucina tipica. Sportivi? Centinaia di chilometri di sentieri da scoprire, sia in mtb che a piedi. Amanti dell’arte, della storia e della cultura? Musei che espongono le loro opere in Castelli come quello del Piagnaro o nella Fortezza della Brunella, Musei delle tradizioni popolari come l’Archivio della Memoria di Bagnone o ancora quello della famiglia Malaspina di Mulazzo.

Enormi distese di prati poco prima del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano perfette per le famiglie come Prati di Logarghena e Prati di Camporaghena.

Natura incontaminata per gli amanti dell’ecosostenibilità: non sarà raro imbattervi in specie protette che grazie alle caratteristiche climatiche della Lunigiana ancora sopravvivono, un esempio tra tutti la piccola rana Ululone.

Potrete vedere cavalli selvaggi nei laghi della zona di Comano, oppure cavalcarne nella piana del fiume Magra o a Zeri. Potrete vedere pastori che oggi come una volta continuano la tradizione della transumanza con pecore, capre, mucche e vitelli. Cascate da scoprire e bozzi dove fare il bagno in acque limpidissime.

Percorsi Mtb su sentieri ben mantenuti grazie alle associazioni del territorio, da quelle meno impegnative a quelle per sportivi esperti, poco conosciute e molto avventurose.

Per gli amanti dell’arte e della storia: castelli e dimore storiche dove perdersi tra i racconti delle guide e dove riscoprire opere nascoste, custodite per centinaia d’anni negli antichi palazzi.
Piccoli borghi medievali in pietra, dove assaggiare cibo genuino e della tradizione, preparato ancora come una volta: la cottura nei testi qui la fa da padrone. Dal pane tipico (carsenta) alle torte d’erbi, dall’agnello nei testi alla pattona di castagne alla barbotla coi fiori di zucca, rigorosamente raccolti a mano al mattino nei campi e negli orti. Il territorio al nord della Toscana dove i sapori e le tradizioni delle tre regioni confinanti si mescolano per dare vita a una cultura unica e di immenso valore…Vi abbiamo convinto? Venite a scoprire la Lunigiana!

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Natura

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Castelli

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