Andreina a Vinca/ Emblema della lotta allo spopolamento della Lunigiana

Oggi vi raccontiamo la storia di questa piccola bottega di alta montagna lunigianese, la storia di Andreina Quartieri vera eroina dello spopolamento.
Vinca tristemente nota per l’eccidio di guerra che costo’ la vita a quasi 200 persone, oggi conta circa 70 abitanti con eta’ media molto alta, ma prima della guerra era un “paesone” da 2000 residenti. Noi definiamo Vinca il nostro piccolo paese dolomitico, ed infatti dopo una serie di tornanti che sembrano non finire piu’, all’ ultima curva rimaniamo esterrefatti di fronte alla catena delle Alpi Apuane… e davvero sembra di non essere in Lunigiana. Quando vengono gli amici da fuori o qualche turista ci chiede consiglio.. la risposta e’ scontata: dovete assolutamente assaggiare la focaccina dell’Andreina a Vinca!!!! Da qui partono sentieri bellissimi e mai banali per raggiungere le impegnative vette delle Apuane, tra le quali spicca sicuramente il Pizzo d’Uccello, che da Vinca riconoscerete con difficolta’, perche’ si vede la parete sud. Ma quanti amanti della montagna ha sfamato questa “santa” donna, quanta riconoscenza per trovare la sua bottega sempre aperta; a Vinca e’ tanto importante arrivare sulle vette delle Apuane quanto al ritorno trovare la focaccina piu’ buona al mondo. E poi l’inflazione si e’ fermata in questo paese… ricordo ancora le facce stupite degli amici all’ arrivo del conto… dopo avere lautamente mangiato e bevuto. Anche l’ altro giorno mi sono imbattuto in 2 signori che venivano appositamente da Langhirano per fare scorta di pane per mesi e mesi… qualcosa vorra’ dire…
Questa mattina ho chiamato Andreina e ho chiesto a lei di raccontarci un po’ la sua vita che vi riassumo in poche parole…
APERTO DA 45 ANNI/TUTTI I GIORNI DELL’ ANNO AD ESCLUSIONE DI NATALE…SOLO PERCHE’ C’E’ POCA GENTE…/ IN QUESTI 45 ANNI HA CHIUSO SOLAMENTE 2 GIORNI PER LA SCOMPARSA DEI GENITORI/SI ALZA ALLE 5… 4 D’ESTATE PER FARE IL PANE E STA IN BOTTEGA FINO ALLE 8 LA SERA

“Il negozio ha oltre 100 anni, era di proprieta’ della nonna di mio marito, Colonnata Maria Veneranda e panificavano gia’ in tempo di guerra. Nell’ 1981 ho rilevato la licenza e quest’anno festeggio 45 anni di gestione della bottega. Mi alzo alle 5 di mattina per fare il pane e la focaccia, d’estate naturalmente c’e piu’ gente in paese e la sveglia suona almeno 1 ora prima. Apro la bottega e sono aperta fino alle 20; faccio una breve pausa per pranzo ma se qualcuno arriva non lo mando certo via. (quindi sono circa 15 ore di lavoro al giorno…) Produciamo pane speciale cotto a legna e non lo consegniamo, lo potete trovare solo in negozio da me. Non ho mai fatto un giorno di ferie in 45 anni,chiudo solamente il giorno di Natale, ma perche’ non c’e’ nessuno in giro. Ah si.. sono stata chiusa 2 giorni solo per la morte dei miei genitori. La mia bottega e’ la mia vita, amo stare a contatto con i paesani e i tanti turisti che ci vengono a trovare. Cosa succederebbe se chiudessi?”

Bella domanda Andreina…. Vai avanti e non mollare perche’ sei veramente l’emblema di chi lotta quotidianamente contro lo spopolamento… magari lavora un po’ meno….
Sei una delle cose piu belle e vere della Lunigiana
Grazie Andreina