“Rita Parrucchiera” chiude una lunga ed indimenticabile storia il 1 febbraio

Nata a Podenzana nel 1955, inizia la pratica da Parrucchiera, nella vicina Aulla a soli quindici anni. A sedici anni perde la mamma per una grave malattia, rimanendo con la sorella, di un anno più grande, il fratellino Paolo, di soli otto e il padre.
Nel 1973, a soli diciottanni, decide di mettersi in proprio, aprendo la propria attività in via Nardi ad Aulla, per sostenere la propria famiglia e realizzare i propri sogni. Nel 1976 il matrimonio con Franco, nel 1978 la nascita del primo figlio Marco e nel 1982 di Matteo.
Nel 1990 l’inaugurazione del nuovo e più grande salone in via Nazionale, dove Rita, nel frattempo diventata nonna di 4 nipoti, ha svolto la propria attività fino ad oggi.
Una carriera lunga cinquantadue anni durante la quale, con passione, dedizione, professionalità e creatività ha sostenuto le proprie clienti, nell’esprimere e valorizzare la propria femminilità, in ogni momento della propria vita.
“E’ stata una storia indimenticabile lunga 52 anni, che terminerà il 1 Febbraio 2025, con la chiusura dell’attività, ma che sono certa, continuerà nei tanti indimenticabili ricordi!
Il mio primo e piu grande pensiero di gratitudine va a tutte le Clienti che ho avuto il privilegio di servire con passione, alle mie preziose collaboratrici e collaboratori che mi hanno instancabilmente seguita e sostenuta, in tutti questi anni.
Un ringraziamento speciale alla mia Famiglia ed a Franco, marito amorevole senza il quale non avrei realizzato ciò che fatto!” (Cit. Rita)
“La Storia di Vita di Rita, non soltanto Imprenditoriale, che ha segnato il commercio Aullese degli ultimi decenni, assume uno straordinario valore per l’epoca in cui viviamo; una storia da “manuale” di Imprenditorialità ed Emancipazione Femminile.
Oggi abbiamo bisogno di ESEMPI di SANO SENSO DEL DOVERE, della consapevolezza che PER AVERE bisogna DARE, che ci facciano riscoprire il SENSO e la DIGNITÀ dell’IMPEGNO, il valore del contributo che ognuno può dare al processo di costruzione dell’oggi e soprattutto del domani.
Esempi che, se resi da donne, capaci di lavorare in proprio per decenni, sostenendo la propria famiglia e le persone a lei più vicine e realizzando contemporaneamente i propri sogni professionali, risultano ancora più significativi.” (Cit. Marco Pinelli).