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Azienda Vinicola Monastero dei Frati Bianchi

Azienda Vitivinicola d’eccellenza che punta sul rilancio dei vitigni lunigianesi autoctoni

L’azienda Monastero dei Frati Bianchi è stata fondata nella primavera del 2004, quando Giorgio Tazzara ha intravisto la possibilità di ristrutturare i suoi vigneti e piantarne di nuovi, recuperando le antiche terre che un tempo erano di proprietà dell’antico Monastero. Queste terre, sebbene coltivate per secoli, erano state abbandonate.

A partire dal 2019, con l’ingresso in società della famiglia Bernardini, sono iniziate le operazioni di ampliamento dei vigneti. Dopo il “Monte dei Bianchi”, è stato creato il vigneto “La Rocca”.

La qualità dei vigneti del Monastero dei Frati Bianchi è racchiusa nell’unione di quei fattori che i francesi definiscono “Terroir”, ovvero il legame tra terreno, clima e uomo.

I valori che ispirano il Monastero dei Frati Bianchi sono il rilancio dei vitigni autoctoni come la Pollera e la Barsaglina, il recupero dei terreni incolti e la continuità della tradizione che rappresenta la storia e il futuro dell’azienda.

I vini prodotti dal Monastero dei Frati Bianchi:

Il Deir, che significa Monastero, nasce dal matrimonio di Syrah e Merlot, con prevalenza di Syrah.
La Barsaglina, importante vitigno autoctono della provincia di Massa e Carrara.
Il Pollera, vitigno autoctono a bacca rossa che affonda le sue radici nella Lunigiana storica.
Cenobio, nome che riprende il significato storico di comunità monastica, come tale accoglie in se tutte le loro uve rosse.
Margine, nome della località dove si trova la cantina, è il vino bianco nato dall’unione di diverse varietà autoctone.

È possibile acquistare tutti i loro vini presso l’e-commerce sul sito ufficiale del Monastero dei Frati Bianchi.

La Storia del Monastero e la nascita della produzione vinicola

Il primo Monastero dei Frati Bianchi risale al VII secolo d.C., fondato da Ato, figlio di Egenio il Longobardo, che donò parte dei suoi possedimenti a Padre Fratellus per costruirvi un centro di culto. Nel 1106, Papa Pasquale II inviò il monaco benedettino Bernardo degli Uberti per incontrare i discendenti di Rodolfo da Casola e dei Bosoni della Verrucola. Dopo aver ascoltato le suppliche delle due famiglie, fu costruito un nuovo Monastero sulle fondamenta del precedente, dedicato a San Michele e annesso all’Abbazia di Canossa. Le attività del Monastero furono gestite dai frati canonici regolari, noti come Frati Bianchi per il colore del loro saio e per la loro etica morale differente dalla corruzione diffusa negli ambienti monastici dell’epoca.

Successivamente, il Monastero e il borgo circostante furono ereditati dalla famiglia D’Herberia, originaria di Rubiera di Modena. La famiglia trasferì il proprio centro amministrativo in questo luogo, mantenendo il Cenobio di San Michele come centro religioso e luogo di sepoltura di famiglia. La vita del Monastero continuò fino al 1500 circa, quando l’arrivo dei Malaspina in Lunigiana portò a profondi cambiamenti, tra cui l’acquisizione delle proprietà della famiglia D’Herberia. La Parrocchia del Monte dei Bianchi rimase il principale punto di riferimento ecclesiastico per la zona.

Le colture tipiche dei luoghi collinari divennero presto simbolo e tradizione della zona. Nel corso dei secoli, i diversi parroci che hanno svolto il loro servizio spirituale e guidato la comunità locale si sono anche impegnati nell’attività agricola, collaborando con mezzadri e contadini.

Dove si trova l’Azienda Vinicola Monastero dei Frati Bianchi

L’Azienda si trova nella località di Margine, nel comune di Fivizzano. Per raggiungerla, da Aulla seguire le indicazioni prima per Fivizzano e successivamente tenere lo svincolo per Gragnola/Monzone. Prima di arrivare a Monzone, una volta superato l’albergo ristorante da Remo svoltare a sinistra e seguire la strada per circa 3km.